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“Cui pîs par ajar”
di Giorgio Monte
storie e storielle dall’emigrazione friulana in Australia
Una produzione dell’Associazione Filarmonica del FVG
in collaborazione con l’Associazione Prospettiva T - teatrino del Rifo
arrangiamenti musicali di Tiziano Cantoni
“Tu sês cui pîs par ajar! You upside down!”
Con questa battuta si presenta il “Kaiser”, alias Cesare da Treppo Grande, alla dogana australiana di Adelaide, in una calda giornata del 1927.
Cesare è uno dei tanti, tantissimi friulani che nell’ultimo secolo hanno intrapreso il lungo viaggio della speranza - di un nuovo lavoro, di una nuova vita, di un futuro di benessere – che li ha visti approdare all’altro capo di un Nuovomondo... a testa in giù!
Il testo Cui pîs par aiar, nasce principalmente – ma non solo – dalle suggestioni sorte dalla lettura delle testimonianze raccolte da Flavio Vidoni, nel suo libro “Ai confini del mondo”.
Storie e storielle, avvenimenti e biografie di emigranti raccontate come in un film, scena dopo scena o come in un reportage di ricordi.
Vite dure che sanno restituire il sapore di un’avventura a volte intenzionalmente mitizzata per nascondere la povertà, la costrizione e lo sfruttamento, ma anche spezzoni di vite coronate dal successo, sacrifici riscattati da un’ascesa sociale. Come succede al nostro Kaiser-Cesare che da manovale mette su famiglia (ma rigorosamente con una ragazza veneta!) e diventa un boss dell’edilizia. Oppure al caparbio compaesano Felice che da sguattero di cucina coltiva il suo sogno di diventare proprietario di un ristorante italiano e giorno dopo giorno lo vede avverare.
A volte basta una parola di troppo perché il racconto si faccia grottesco, fra equivoci e giochi linguistici (l’inglese da imparare in fretta, il friulano che continua prepotentemente a suggerire parole e modi di pensare), o malinconico e tenero, come nella lettera di Adriana, la moglie rimasta ad aspettare a casa, che scongiura il marito di non lasciarla là , “ad abbracciare il cuscino”.
Da sempre dedita alla valorizzazione ed alla riscoperta delle radici culturali del territorio attraverso la produzione di spettacoli di qualità e di grande coinvolgimento, l’Associazione Filarmonica del Friuli Venezia Giulia si è affidata alle sapienti mani di Giorgio Monte e Manuel Buttus, autori e interpreti del teatrino del Rifo, capaci di affrontare il grande tema dell’emigrazione con la sensibilità e al tempo stesso la leggiadria che li contraddistingue.
interpreti
Giorgio Monte e Manuel Buttus, attori e voci narranti
Ensemble della Filarmonica del FVG
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